02/10/20

I DECANI: ritornando all'Umanesimo e al Rinascimento mese di Ottobre LA VISIONE NELLA CASA DI GIULIO ROMANO



“Fabbricò Giulio per sé una casa in Mantova dirimpetto a San Barnaba, alla quale
fece di fuori una facciata fantastica tutta lavorata di stucchi coloriti, e dentro la fece tutta dipignere e lavorare similmente di stucchi, accomodandovi molte anticaglie condotte da Roma et avute dal Duca, al quale ne diede molte delle sue.”

Vasari, vita di Giulio Romano



- segno zodiacale e Decani del palazzo Schifanoia di Ferrara: ricostruzione degli emblemi sbiaditi a cura di Maurizio Bonora -




E così,


Figlie e Figli dell'Umanesimo, Signore e Signori della Rinascenza, così fu che ispirato dalla conversazione in sogno con Pico della Mirandola, il filosofo della Rinascenza avvelenato con l'arsenico, arrivo a Mantova, in via Poma al numero 18, presso la casa di Giulio Romano.
Stravagante abitazione degna del principe degli sperimentatori manieristi: il piano terreno è compreso in un basamento solidissimo ma quello soprastante, spezzato da un timpano acuto che movimenta il cornicione-davanzale, è tutto un gioco di ritmi, archi che simulano delle logge, con il suo inimitabile gusto rustico disegnato in ogni dove con maschere grottesche, teste d'ariete e pergole.
Sopra il portone d'ingresso si staglia la statua di Ermes con l'ariete, pezzo antico donatogli dal signore Gonzaga, restaurato dallo stesso Giulio.




Il Dio che ha accompagnato tutto il mio viaggio dialoga con dei faccioni di gesso che sbucano dentro sette archivolti in uno schiamazzo di simboli e metafore riferite alla Rete della comunicazione.



Ermes sovrintende all'eloquenza e alle espressioni artistiche e ogni mascherone dalla bocca o dalle orecchie butta fuori significati e segnature: serpi, altrettante orecchie, api, uccelli, catene, fiori esotici, sorgenti, tortore.




Il portone sormontato dalla statua di Mercurio è leggermente dischiuso e passato l'atrio e il cortile penetro dentro la casa di Giulio.
Una scalinata settecentesca raggiunge l'armonioso salone superiore, dovo mi attende una grandiosa visione, culmine del mio viaggio psichico nei luoghi fisici del Rinascimento.
Proprio come questo nostro mondo è retto e governato da sette pianeti come da sette colonne che prendono tutta la loro luminosità dalla Luce e dai colori e dalle ombre oscure primordiali, che sono Energia & Materia, per poi distribuirli separatamente a beneficio di tutte le cose create, allo stesso modo nella vasta sala si manifesta un meraviglioso Tempio della Pittura supportato da sette colonne.
Sotto ogni colonna, in bassorilievi posti nei piedistalli, sono scolpiti i governatori del Tempio, i sette maestri dell'arte che saranno analoghi alle potenze del cielo.
Quindi sulla superficie delle sette colonne ho visto alcune delle loro opere più famose.
Sopra le colonne sono l'architrave, il fregio e la cornice,
e su di essi sorge la volta, che termina con un rosone ottenuto con sette fori, , da cui si diffondono la luce e lo splendore che illuminano l'intero tempio, il quale è circondato da sette velature di sette colori diversi, che esaltano il radioso splendore della luce che emana dalla lanterna.





Questi governatori, così splendenti con quella luce sublime, sono tutti nati in Italia, Madre sempre fertile in ogni tempo di uomini illustri in tutte le arti, per eterno onore e vanto delle Muse.




La Pittura giaceva estinta e sepolta viva dai tempi dell'imperatore Costantino, fino ai tempi del grande mecenate e signore Lorenzo il Magnifico – e dai suoi successivi seguaci -, quando nacquero questi governatori
che la fecero rinascere più bella di quanto non sia mai stata, sollevandola alla maggior altezza dove si possa mai arrivare, e non solamente per una via sola, ma per diverse e fra sé dissimili, dal momento che le maniere e le sperimentazioni personali dei governatori, sebbene tutte eccellenti in se stesse, tuttavia, non hanno niente o molto poco in comune tra di loro.
E del resto, si sa, l'armonia nascosta è più forte di quella apparente.




La figura del primo governatore è puro argento vivo, mercurio fluente e rappresenta il Parmigianino e la sua “Diana e Atteone” e il suo autoritratto nello specchio da barbiere convesso.
Girolamo Mazzola è l'eterno fanciullo, il Puer Aeternus della Rinascenza e la sua grazia lieve e leggiadra sa dipingere le forme possenti e armoniose della Grande Madre Demetra, ripresa nella sua ricerca dolorosa di Core rapita da Ade.




La statua del secondo governatore è scolpita nel piombo, con cui si viene a mostrare la salda e stabile forza di contemplazione e pratica artistica di Michelangelo Buonarroti di Firenze, insigne pittore, scultore, marmista, architetto e poeta imitatore di Dante.




Sulla sua colonna è inciso uno dei suoi immortali “Prigioni” e dipinta una delle sue terribili ed eterne Sibille della Sistina.
Michelangelo è espressione di Saturno, il terribile dio dell'Introspezione malinconica, in lotta con il tempo per lasciare sulla terra forme eterne.




La statua del terzo governatore è in stagno e rappresenta da Giuseppe Arcimboldo.




Il suo codice immaginativo è quello di Pan e Proteo, e dato dagli enigmi delle sue pitture geroglifiche e reversibili:
"Homo omnis creatura", "Colui che non può attrarre Pan invano si avvicina a Proteo e alla natura".
Chi risolve questi arcani ha trovato se stesso.




La colonna del quarto governatore è fatta di Argento ed è dello stesso Giulio Romano.





Il codice figurativo di questo sublime sperimentatore è quello dei contrasti tra Apollo e Dioniso: nella sua arte convive la bella e la bestia, la Ninfa e il Satiro, Zeus e i giganti ribelli, il grezzo e l'oro, il bello modellato e l'orrido deforme.





Quella del quinto è formata di rame, con il quale si accenna alla gentilezza, alla bellezza pura, alla grazia sovrannaturale e all'amabilità di Raffaello Sanzio d'Urbino, grande pittore e architetto; Raffaello è Eros, la forza dell'entusiasmo creatore e generatore di bellezza erotica sia in cielo che in terra.







Quella del sesto è compattata col ferro a ricordare il carattere e la prudenza astuta di Andrea Mantegna, il primo pittore di Mantova.




Il suo codice pittorico è quello di Ares il forte, di un artista guerriero, tosto e prudente nel contempo, che ha saputo usare, con la durezza del metallo, le forme antiche della Grecia antica e di Roma classica per infilare una spina sotto l'unghia della realtà quotidiana.




La statua del settimo governatore è d'oro per mostrare lo splendore e l'armonia delle luci e delle ombre nelle meravigliose opere di Leonardo da Vinci pittore, scultore e modellista fiorentino, molto esperto in tutte e sette le arti liberali, così eccellente suonatore di liuto che superò tutti i musicisti del suo tempo, un nobile poeta della natura e della vita, autore di numerosi libri di matematica e pittura e di taccuini portatili ricolmi di idee geniali e disegni stupefacenti.





Lui è Hermes, il grande incantatore della mente.




E nel contemplare questa sublime visione, il mio viaggio si ferma e posso finalmente riposare, nella quiete del grandioso salone e nel suo silenzio pieno d'immaginazione.

Luoghi fisici visitati lungo il viaggio psichico nel Rinascimento:


1) Mont Ventoux, Provenza.
2) Studiolo di casa Francesco Petrarca, Arquà Petrarca.
3) Monumento funebre di Andrea Alciato, cortile della Volta dell'Università di Pavia.
4) Palazzo Falconieri, Roma.
5) Galleria degli Uffizi, Firenze.
6) Sagrestia nuova presso la basilica di San Lorenzo, Firenze.
7) Musei Vaticani, Roma.
8) Casale di Santa Maria Nuova, via Appia, Roma.
9) Museo cittadino, Lille.
10) Biblioteca reale, Castello di Windsor.
11) Mercato grande di San Lorenzo, Firenze.
12) Galleria degli Uffizi, Firenze.
13) Borgo Sansepolcro (Arezzo), Museo Civico.
14) Londra, British Museum.
15) Londra, National Gallery.
16) Cremona, Museo Civico "Ala Ponzone".
17) Parma, basilica di Santa Maria della Steccata.
18) Mantova, Palazzo Tè: camera di Eros e Psiche di Giulio Romano
 19) Roma, Castel Sant'Angelo: Perin del Vaga: la Serva racconta a Carite la fiaba di Eros e Psiche;
20)  Loggia di Eros e Psiche situata nella Villa Farnesina di Roma:
Il banchetto degli Dei, Raffaello Sanzio e aiutanti;
21) Museo Archeologico di Napoli: Venere Callipigia, scultura marmorea di epoca romana;
22) Londra, National Gallery: Il castello incantato, paesaggio con Psiche fuori dal Palazzo di Eros, di Claude Lorrain
23) Firenze, Galleria degli Uffizi: Amore e Psiche di Giuseppe Maria Crespi
24) Firenze, Basilica di San Marco
25) Mantova, Casa di Giulio Romano




 

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