Algernon Henry Blackwood, I salici (questa è per me la più bella storia mai scritta, le altre sono tutte a pari merito, un piccolo gradino sotto).
Michele Mari: Otto scrittori, Le copertine di Urania
Harlan Ellison: Non ho bocca, e devo urlare
E.T.A Hoffmann: L'uomo della sabbia.
Maupassant: Le Horla
Buzzati: Il borghese stregato e gli altri racconti.
King: Cose Preziose e Il gioco di Gerald.
Dahl: Le streghe.
Matheson: Nato d'uomo e di donna e Duel.
Algernon Blackwood: Il Wendigo
Conan Doyle: La mummia
LeFanu: Carmilla.
Kafka: La tana
M.P. Shiel: La casa dei suoni.
De Quincey: Suspiria de profundis.
Leiber: Ombre del male, Nostra Signora delle tenebre, La ragazza dagli occhi famelici, Fantasma di fumo.
Lovecraft: L'estraneo, Il colore venuto dallo spazio, i miti di Cthulhu.
Kipling: Il marchio della bestia.
Merrit: Il pozzo della Luna.
Poe: Il cuore rivelatore.
Borel: Champavert, racconti immorali.
Stevenson: Makheim
Stoker: La casa del giudice.
Sclavi: DellaMorte, Dellamore; Apocalisse; Sogni di sangue.
Robert W. Chambers: Il Re in giallo.
Ambrose Bierce: Un abitante di Carcosa.
Arthur Machen: Il grande Dio Pan, Terrore.
Chi vuole segnalarmi il suo elenco di storie brevi preferite è il benvenuto! Ne prenderò atto e lo pubblicherò.
Gli elenchi di racconti preferiti sono insindacabili e quindi non li commenterò, d'altronde non conosco tutti quelli elencati, ma cosa c'entrano "Il gioco di Gerald" e "Cose preziose"? Il primo supera le 300 pagine e il secondo addirittura le 700! Va beh, ti dò tre titoli miei (podio), ma valgono per oggi, tra un mese chissà quali sarebbero. E con un problema, che i racconti mi rimangono meno impressi dei romanzi e fatico di più a indicare preferenze. Allora: "Qualcosa era successo" di Buzzati, angoscioso, "La montagna senza nome" di Robert Sheckley" perfetto per questi tempi di disastri naturali, vedasi Genova e "Benito Cereno" strepitoso pezzo di Hermann Melvile" Ciao da Massimo Bianco, che salverà l'intervento come anonimo perchè non sa come altro farlo.
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