Incendio di Full

Raccoglieva le foglie morte. A terra, oppure le staccava dai rami più bassi. Le osservava e le riponeva con cura dentro una busta.

Era un ospite della Merlata, una specie di comunità per disadattati, credo.
Con un breve gesto gli indicai una bella foglia gialla, a pochi metri dalla mia panchina.
Non era molto adatta, e me lo disse senza parlare. Poi aprì la busta, trasse con cautela una delle sue foglie e me la mostrò. In verità era un po’ malconcia. Come lui.
Comunque approvai annuendo, ma lui attese finché non la guardai meglio, in controluce, nel chiaro sole d’autunno.
Allora vi scoprii un rosso incendio nel ricamo di mille vene: una minuscola vetrata di cattedrale!
Mi voltai, e lo stesso incendio era nei suoi occhi, adesso. E forse nei miei, ora che lo guardavo in trasparenza.
Era un ospite della Merlata, una specie di serra per fiori delicati, credo.


1 commento:

  1. C'è tanta poesia in questo breve racconto, e queste vecchie foglie d'autunno sono suggestive e sanno suggerire tanto... Una storia che lascia malinconia tra il rosso dell'incendio. Mi ha toccata parecchio. Sempre bravissimo Fulvio!
    Buona serata

    RispondiElimina

In questa Isola sono accettati commenti critici costruttivi, anche insistiti e dettagliati, ma mai, ripeto mai offese di carattere personale, lesive della dignità umana degli autori.
Chi sbarca su Rayba si regoli di conseguenza. Qua il nichilismo non c'interessa, grazie.