“Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell'individuo dal quale volevi fuggire.”
Socrate
“ Invece noi, a cui è patria il mondo come ai pesci il mare, benché abbiamo bevuto all’Arno prima di essere svezzati, e benché amiamo Firenze al punto che, perché l’abbiamo amata, soffriamo ingiustamente l’esilio, noi poggeremo la bilancia del nostro giudizio sulla ragione piuttosto che sui sensi.”
Dante, De Vulgari Eloquentia.
Dante, De Vulgari Eloquentia.
“…finché un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace.”
Fabrizio de Andrè, Khorakhané.
e ogni terra si accende e si arrende la pace.”
Fabrizio de Andrè, Khorakhané.
Ci sono autori che nel corso degli anni, lettura dopo lettura, diventano dei veri e propri amici a distanza.
Ad esempio: Claudio Magris, laico punto di riferimento di vita e di letteratura o Roberto Calasso, entusiasmante, immaginifico, analogico e adelphiano animatore della cultura dell’incognito e del sogno; Pietro Citati, il perfetto lettore/scrittore nitido reinterprete di classici senza tempo o Michele Mari, abile giocoliere della narrativa di genere e di confine, poliedrico prestidigitatore del weird e di ogni tipo di narrativa.
Tra questi voglio presentarvi un amico davvero speciale: anche lui triestino come Claudio Magris, anche lui grande narratore di viaggi come la sublime guida delle vie orientali Tiziano Terzani: Paolo Rumiz, “l’uomo dal block-notes, un figlio della frontiera che si è messo a scrivere solo per viaggiare”, come Rumiz ama denotarsi, da vero triestino e cittadino del mondo.
Ad esempio: Claudio Magris, laico punto di riferimento di vita e di letteratura o Roberto Calasso, entusiasmante, immaginifico, analogico e adelphiano animatore della cultura dell’incognito e del sogno; Pietro Citati, il perfetto lettore/scrittore nitido reinterprete di classici senza tempo o Michele Mari, abile giocoliere della narrativa di genere e di confine, poliedrico prestidigitatore del weird e di ogni tipo di narrativa.
Tra questi voglio presentarvi un amico davvero speciale: anche lui triestino come Claudio Magris, anche lui grande narratore di viaggi come la sublime guida delle vie orientali Tiziano Terzani: Paolo Rumiz, “l’uomo dal block-notes, un figlio della frontiera che si è messo a scrivere solo per viaggiare”, come Rumiz ama denotarsi, da vero triestino e cittadino del mondo.
Nel grande narratore di viaggi il cosa è narrato coincide con il come viene narrato.
Per comprendere Paolo Rumiz e la sua narrativa voglio introdurvi a come la scrive e il resto verrà di seguito.
Per comprendere Paolo Rumiz e la sua narrativa voglio introdurvi a come la scrive e il resto verrà di seguito.
Bene: da quando è cominciata l’era informatica non leggo più giornali, soprattutto italiani.
Non ne posso più dei nostri politici inetti, corrotti e cialtroni.
Solo ad agosto non mi perdo un numero di “Repubblica”.
Perché sta per cominciare una nuova imperdibile avventura di Paolo Rumiz.
Domenica 2 agosto 2015 è cominciato il quindicesimo viaggio a puntate di Paolo Rumiz, forse uno dei più belli e ricco d’incontri umani e di scoperte del territorio, seguendo la via dell’Appia Antica da Roma fino a Brindisi.
Con emozione ricordo questi quindici anni di avventure e scoperte e i mezzi di trasporto usati da Rumiz e compagnia bella per realizzarli:
Non ne posso più dei nostri politici inetti, corrotti e cialtroni.
Solo ad agosto non mi perdo un numero di “Repubblica”.
Perché sta per cominciare una nuova imperdibile avventura di Paolo Rumiz.
Domenica 2 agosto 2015 è cominciato il quindicesimo viaggio a puntate di Paolo Rumiz, forse uno dei più belli e ricco d’incontri umani e di scoperte del territorio, seguendo la via dell’Appia Antica da Roma fino a Brindisi.
Con emozione ricordo questi quindici anni di avventure e scoperte e i mezzi di trasporto usati da Rumiz e compagnia bella per realizzarli:
- Tre uomini in bici (2001): biciclette da strada.
- Seconda classe (2002): in treno.
- Fuga sulle alpi (2003): a piedi.
- La rotta per Lepanto (2004): in barca a vela.
- La Gerusalemme perduta (2005): svariati mezzi di trasporto.
- Appennino, il cuore segreto (2006): a bordo di una “Topolino” del ’53.
- Il ritorno di Annibale (2007): mezzi vari, prevalentemente a piedi.
- L'altra Europa (2008): svariati mezzi di traspoto.
- L’Italia sottosopra (2009): svariati mezzi di trasporto.
- Camicie rosse (2010): svariati mezzi di trasporto.
- Le case degli spiriti (2011): svariati mezzi di trasporto.
- Il Risveglio del fiume segreto: in viaggio sul Po (2012): varie imbarcazioni.
- La Grande Guerra (2013): a piedi.
- Il guardiano del faro (2014): in solitario su un’isola del mar Adriatico.
- Alla ricerca dell’Appia perduta: rigorosamente a piedi.